Preti diversamente giovani ma ancora innamorati della missione
150, 229, 76. Non sono i numeri del Lotto ma quelli del giubileo di tre Padri Bianchi, celebrato a Castelfranco Veneto il 30 giugno scorso: padre Italo Iotti, classe 1940; padre Giancarlo Pirazzo, classe 1939; e padre Luigino Costa, classe 1937.
Assieme hanno accumulato 229 anni di età, con una media di 76 a testa, e 150 anni di ordinazione sacerdotale. Difficile dire quante Messe celebrate in questi anni o quante confessioni elargite. L’importante non è questo, lo sappiamo, ma è il Cristo che hanno annunciato e la speranza che hanno seminato attorno a loro. Perchè èappunto questa la missione: seminare speranza làdove il Maestro ti manda. Invitati dalla comunità locale delle Discepole del Vangelo, i tre sacerdoti hanno ringraziato il Signore di averli chiamati e sostenuti in tutti questi anni.
Ora sono in Italia, che trovano forse un po’ meno cristiana, ma certo piùbisognosa di un ideale in cui sperare. Come altri loro confratelli, cercano di vivere la propria vocazione missionaria come la salute lo permette. L’Africa batte ancora nel loro cuore e fa ancora parte dei loro amori e li fa ancora sognare. Appena possono, infatti, come degli innamorati, ne parlano negli incontri di giovani e meno giovani, nei gruppi missionari, nei seminari d’Italia, nelle comunitàcristiane che richiedono il loro aiuto….
Ed esprimono la loro speranza anche trasformandosi in “badanti“ per aiutare i confratelli piùdeboli e più bisognosi nelle comunitàin cui risiedono, come si fa in una famiglia. Attualmente sono 34 i Padri Bianchi italiani, 9 dei quali attivi in Africa e 25 ripartiti nelle due comunità di Treviglio (11) e Castelfranco (7) oppure in parrocchie dove collaborano con il clero locale.
padre Paolo Costantini