Uomo di relazioni lascia un bel ricordo in Lombardia e Veneto

Il padre bianco vicentino era molto conosciuto a Treviglio dove aveva frequentato il seminario negli anni ’50 e dove era tornato come formatore negli anni ’70 e impegnato nell’animazione missionaria nella decade seguente

È partito in fretta e quasi in punta di piedi padre Sergio Albiero, originario di Cornedo Vicentino dov’era nato il 17 aprile 1941. Da ragazzo aveva frequentato il seminario dei Padri Bianchi in viale Merisio, precisamente dal ’53 al ’59. Dopo aver completato il su corso di formazione a Parella (TO), Gargagnago (VR) , Gap e Vals (Francia) veniva ordinato nel suo paese il 29 giugno 1969. Subito dopo i superiori lo rimandavano a Treviglio, questa volta come formatore, dove sarebbe rimasto fino al 1974. È in quegli anni che, insieme alla sua attività nel seminario, padre Sergio si mette a disposizione di gruppi missionari e parrocchie nella zona di e attorno Treviglio, creando legami e amicizie che sarebbero continuati per decenni.

Finalmente nel 1975 arriva il momento di partire per la missione in Africa, in una zona del Congo chiamata Ituri. Riportiamo uno stralcio da una lettera scritta nel febbraio del 1979 dalla missione di Luma: “ …è da metà luglio (del ’78) che mi trovo in questa missione e ora mi sento a mio agio in comunità e per il lavoro, che non manca, anche quello materiale, come riassettare strade e ponti. Questa missione è un po’ fuori mano ed estesa come superficie con una popolazione scarsa. Tuttavia ci sono pressappoco 30mila abitanti, di cui la metà cattolici, ripartiti in 50 villaggi che visitiamo regolarmente. A causa poi delle strade impraticabili, dobbiamo camminare molto a piedi per cui non si rischia di ingrassare! Il mio tempo libero lo passo a sorvegliare i campi perché voglio che i miei catecumeni abbiano da mangiare a sufficienza”.

Purtroppo il soggiorno nell’amato e sognato continente africano non durerà a lungo: seri problemi di salute lo costringono a rientrare in Italia nel 1982 e una volta operato al cuore, con l’impianto di ben 3 bypass, diventa chiaro che non gli sarà più possibile tornare in Africa. Nei 15 anni successivi risiede a Treviglio e a Milano per l’animazione missionaria e poi a Verona per la formazione dei giovani e infine viene scelto come responsabile della casa della casa dei padri anziani di Castelfranco Veneto.

In quegli anni nasce in lui il desiderio di inserirsi a tempo pieno in una parrocchia per svolgervi il ministero e così agli inizi del 1997 ottiene il permesso di fare questa esperienza per tre anni. Accolto dal vescovo di Treviso, monsignor Magnani, gli viene affidata il 12 settembre di quell’anno la parrocchia di Sant’Ambrogio (Trebaseleghe). I tre anni di quell’impegno verranno rinnovati più volte fino a diventare 17! Domenica 12 ottobre 2014, con un’unica messa solenne, l’intera comunità di Sant’Ambrogio dà l’addio al suo parroco e pastore esprimendo tutta la sua gratitudine e commozione. Con qualche problema di salute in più, dovuti anche all’età, padre Sergio si ritira nella sua comunità di Castelfranco Veneto. Lunedì 11 viene trasportato d’urgenza all’ospedale per un’occlusione intestinale e il giorno dopo la sua anima torna al Creatore.

I funerali sono stati celebrati nella parrocchia di Sant’Ambrogio giovedì 14 dicembre in mezzo alla gente che ha amato e servito per più di tre lustri e da cui è stato riamato e apprezzato mentre le sue spoglie mortali riposano nel cimitero del suo paese natale.

Padre Claudio Zuccala