Si è conclusa con la celebrazione dell’Eucaristia e con il pranzo la presenza di mons Richard Baawobr a Treviglio, invitato per l’inizio solenne del 150° della fondazione dei padri bianchi Missionari d’Africa. La data ufficiale a livello della società per l’inizio delle celebrazioni è prevista per l’8 dicembre, già festa ufficiale dei padri bianchi posti sotto la protezione di Maria Immacolata e quest’anno giorno della beatificazione dei martiri d’Algeria.

Sabato sera, di fronte a una quarantina di persone, nella chiesa del Conventino a Treviglio, Mons Baawobr  ha parlato sul tema: Leggere i segni dei tempi. Lavigerie e i suoi figli e figlie 150 anni fa e oggi

Domenica a mezzogiorno eravamo quasi in quaranta nella nostra casa in viale Merisio per celebrare con un pranzo offerto dai gruppi missionari del decanato di Treviglio. La sera, monsignor Baawobr  ha presieduto la santa messa nella basilica di San Martino. Era presente anche un gruppo di ghanesi residenti nei dintorni che hanno animato la liturgia con alcuni canti.

Oggi, giorno in cui i Missionari d’Africa ricordano la morte del loro fondatore, Charles Lavigerie,  il vescovo si è incontrato con la nostra comunità e il personale dei decanati di Treviglio e Canonica e ha esposto per sommi  capi la situazione della sua diocesi, WA, che con i suoi 18,476 Kmè più di quattro volte maggiore, come territorio, dell’Arcidiocesi di Milano.

I Padri Bianchi diedero inizio alla chiesa locale il 30 novembre 1929. Tre sono le caratteristiche dei padri fondatori che la chiesa di Wa ha mantenuto vive fino ad oggi: la vita comunitaria (del clero), la cooperazione con i catechisti, la vicinanza alla gente. Parlando poi delle sfide attuali, monsignor Baawobr ne ha individuate cinque: la cura dei preti anziani, il costo della formazione degli agenti pastorali e dei seminaristi, un’islamizzazione sottile che passa attraverso i matrimoni misti, la presenza e la minaccia delle chiese pentecostali e l’attenzione alle persone malate mentalmente e vulnerabili. Riguardo a quest’ultimo punto vedi il progetto sul nostro sito.

Al termine della conferenza i partecipanti si sono riuniti nella cappellina per celebrare l’Eucaristia a cui è seguito un pranzo di festa.