di Aldo Giannasi

Quest’anno gli anniversari (o giubilei) dei Padri Bianchi dovevano celebrarsi a Castelfranco il mese di giugno, visto che 4 dei 5 festeggiati erano membri di quella comunità. La pandemia però ci ha costretto a cambiare i piani e quindi si è deciso di festeggiare tutti insieme a Treviglio, il 5 settembre, al termine della settimana di Esercizi spirituali annuali. Cinque i festeggiati: Guido Fabbri, Luigi Lazzarato e Aldo Giannasi  che hanno ricordato  60 anni di sacerdozio, Giancarlo Pirazzo, 55 e Gaetano Cazzola, 40. Tutti e cinque possono essere definiti “marinai di lungo corso” perché hanno passato la maggioranza del tempo, dopo la loro ordinazione sacerdotale, in terra d’Africa.

Padre Guido, ferrarese, ha lavorato in Burundi e successivamente in Congo e in Tanzania.

Si può dire che ha chiuso solo recentemente la sua attività missionaria, perché dopo il ritorno dall’Africa per raggiunti limiti di età, ha continuato per anni a sostenere progetti di sviluppo per il paese e per le comunità cristiane, visitando regolarmente la Tanzania.

Padre Luigi, vicentino di Valbrenta, ha cominciato il suo ministero in Algeria, nella zona berbera del paese (la Kabilia).

Insegnante in un collegio dei Padri Bianchi per quasi un decennio, ha lavorato con competenza alla formazione di tanti giovani. A quasi 50 anni di distanza, esiste ancora un gruppo di ex-allievi che si intitola al suo nome, in ricordo del maestro tanto stimato e amato. Dopo l’Algeria è passato poi in Congo, dove ha vissuto decenni, impegnato nel lavoro pastorale, con un occhio sempre attento al dialogo con l’Islam.

Padre Aldo, originario dell’Appennino modenese, ha iniziato il suo ministero in Mali e vi ha trascorso 23 anni, con lunghe interruzioni, perché richiamato 3 volte in Italia (Rivista Africa, formazione dei giovani candidati ad entrare nella Società, bibliotecario all’Istituto per gli studi arabo-islamici a Roma).

Ha trascorso gli ultimi anni di vita missionaria all’estero in Algeria, dove ha lavorato nella comunità legata al santuario di Nostra Signora d’Africa, nella capitale Algeri e, prima di rientrare in Italia, in un’oasi del Sahara.

Padre Gaetano, anche lui vicentino, è attualmente provinciale dei Padri Bianchi italiani.

Subito dopo l’ordinazione ha maturato una solida esperienza pastorale in Burkina Faso, poi è stato chiamato alla formazione dei giovani africani nei nostri seminari dove ha operato per più di un ventennio. In Burkina Faso prima, poi in Etiopia e, prima di rientrare in Italia, nella Repubblica Democratica del Congo.

Padre Giancarlo, nato a Padova, rappresenta il missionario-economo. Appena ordinato gli affidano l’amministrazione del Seminario di Gargagnago, in Valpolicella (VR), dove studiano una quarantina di giovani. Dopo tre anni è chiamato ad esercitare la stessa funzione alla Casa Generalizia di Roma. Poi un lungo periodo di apostolato nel Congo, tra l’etnia Alour, a Mahaghi, dove il Vescovo però non manca di affidargli l’economato della diocesi. Segue una nuova nomina a Casa Generalizia e quando finalmente può ritornare in Africa, nel Burkina Faso, i confratelli gli chiedono ancora di prendere in mano l’amministrazione, prima del settore di Bobodiulasso e poi nella capitale del paese, Ouagadougou, come vice economo provinciale. Al ritorno definitivo in Italia, a Castelfranco Veneto, come per caso, è scelto quale economo locale. Un buon ministro dell’economia!

La giornata del 5 settembre, in compagnia di monsignor Bernard-Nicolas Aubertin, arcivescovo emerito di Tours, predicatore del ritiro, è stata un’occasione di ringraziamento a Dio per i lunghi anni spesi al servizio della Chiesa in Africa e nel ricordo dei tanti amici africani. Una giornata di festa e gioia.