In questa pagina presentiamo il progetto KIDIST MARIAM per i ragazzi di strada ad Adigrat, in Etiopia. Ce lo illustra padre Gaetano Cazzola, che ha trascorso vari anni sul posto e che è il referente dell’iniziativa per l’Italia

Padre Gaetano, Adigrat 2006

Situazione

La città di Adigrat si trova in Etiopia a 35 km dalla frontiera con l’Eritrea e, a causa dell’ultima guerra, ha dovuto accogliere più di 30.000 rifugiati. La situazione della città già povera in sé è diventata esplosiva. Troppa gente vive in situazione precaria, senza casa, senza terra, senza risorse e vivendo di carità e di qualche aiuto dello stato. Come Padri Bianchi cerchiamo d’aiutare parecchie famiglie tra le più povere con le adozioni a distanza, affinché mangino qualcosina, ma i mezzi sono quelli che sono.

Tanti ragazzi vivono per strada, senza famiglia o con problemi con la propria famiglia, per cui abbiamo cercato di riunirli e ci siamo dati da fare per acquistare una casa per dare alloggio ad alcuni di loro, anche se i ragazzi di strada sono più di 300 ed ogni giorno se ne presentano di nuovi. Questa casa necessitava di tutto: letti, materassi, sedie, tavoli, piatti e bicchieri, qualche armadio e il necessario per la cucina. Abbiamo cercato anche di mettere a loro disposizione qualche gioco: calcetto, tavoli da ping-pong, palloni da calcio, pallacanestro e pallavolo.

Il centro di accoglienza

Finalità

Oggi in questo progetto, che vuole garantire una formazione umana, spirituale e intellettuale ai ragazzi di strada, 48 ragazzi senza famiglia sono alloggiati, nutriti e curati; il sabato e la domenica riuniamo anche gli altri ragazzi e ragazze di strada per parlare con loro e vedere quali sono i problemi e come risolverli insieme. I seminaristi animano questa casa-alloggio, assieme a due animatori principali (un uomo ed una donna) e 4 donne che preparano il cibo (colazione, pranzo e cena).

Risultati

Dall’inizio del progetto ad oggi molti di questi ragazzi e ragazze hanno potuto frequentare studi superiori e andare all’università; oggi alcuni sono diventati dottori, professori, ingegneri, infermieri e aiutano i loro fratelli e sorelle più piccoli e in difficoltà.

Riabilitazione

Dopo 15 anni di attività questo centro ha bisogno di essere rinnovato:

  • nuovi sanitari, docce e gabinetti (€ 3.500);
  • nuovi materassi, lenzuola, cuscini, coperte ed asciugamani (€ 4.700);
  • la struttura deve essere ridipinta ed il tetto rifatto (€ 4.300);
  • spese per il cibo quotidiano di 48 ragazzi, per la salute e per l’acquisto del materiale scolastico ovvero libri, quaderni, biro, matite ed uniformi (€ 14.400).