Padre Alberto Rovelli da Bukavu (R.D. COngo)

Qui alla Ruzizi (Bukavu) stiamo tutti bene anche se la stanchezza alla sera devo metterla nel resoconto della giornata. L’appetito è buono, il sonno pure, riesco ancora a dare una mano nel lavoro manuale con i giovani. Il buon umore pure non manca, e ogni tanto racconto una barzelletta  del mio repertorio. E anche qualche storia vera…che sembra una barzelletta!

Per esempio quello che mi è capitato qualche giorno fa all’Ospedale San Luca di Bukavu.

Dovevo presentarmi alle ore 7 per un prelievo per delle analisi normali per controllare l’effetto delle medicine che prendo per il cuore. Ero il primo cliente, felice di potermi liberare al più presto, ma si sa: “l’uomo propone, ma Dio dispone …” . Dopo di me una mamma entra nel laboratorio e fa il suo prelievo, niente da ridire. Pensavo di poter andare, ma il medico mi ordina di fare anche  un elettrocardiogramma; anche questo è fatto con cura e sollecitudine … i risultati dei due esami saranno pronti alle 15h. Felice posso uscire dall’Ospedale alle 9h,30 faccio una passeggiata alla nostra casa provinciale dove posso pregare  aspettando il pranzo.

Chiacchierando  con i confratelli, mi accorgo  che è ora di ritornare dal  medico,  senza aver fatto  il sonnellino, e là casca l’asino. Siccome le analisi non sono ancora pronte, la segretaria mi invita sedermi e  aspettare pazientemente. C’era ben un televisore acceso con la trasmissione di una partita di calcio, ma i giocatori erano così violenti che non li sopportavo, annoiato e infastidito  ho incominciato a vaneggiare: una voce  mi diceva: “Ma lei, aspetta un bambino! Le analisi parlano chiaro, l’etichetta porta ben il suo nome ed  è già al 3° mese. Ma cos’ ha mai combinato questa mattina  presentandosi come un sacerdote,  imbrogliona! E chi vuole imbrogliare?  Noi medici? Venga subito da me e verifichiamo il tutto”. Pieno di vergogna avrei voluto andare sottoterra ma ormai tutti nell’atrio di attesa ridevano di me,  vecchio barbuto, pelato e sordo.

Sono tornato alla realtà quando la segretaria mi  ha urlato all’orecchio: “il medico l’aspetta”! Aaah! Meno male ! E’ stato solo un sogno durato 3 ore. Tutta colpa di una siesta mancata… Di ritorno in seminario ho voluto raccontare quanto mi era successo. Facendo un po’ di teatro, fingevo di piangere,  pieno di vergogna nascondevo la faccia tra le mani, mescolando riso e pianto disperato. I giovani non capivano nulla  e dopo un attimo di smarrimento e di silenzio, quando tra i miei gemiti riuscii a dire che aspettavo un bambino ,sono esplosi in una clamorosa risata durata tutta la serata.

Abbiamo 22 giovani, dei quali 4 soltanto sono proposti per il noviziato. Tutti bravi ragazzi  ma in certi aspetti, tipo certe (mancanti) attenzioni al cibo, agli strumenti di lavoro, ai servizi dei quali sono responsabili … beh, si direbbe che vivono sulla luna!  Siamo tre formatori e ti assicuro che andiamo d’accordo e ognuno fa del suo meglio perché la vita e la formazione dei giovani sia fatta.

La situazione della R D Congo la conosci, ti mando solo una riflessione che abbiamo fatto al Consiglio di Settore PB: l’insicurezza  sociale c’è, bande armate di ogni genere pure, però nel nostro quartiere siamo tranquilli.

1. Situazione socio-politica:

• La lentezza dell’uscita di un nuovo governo scoraggia molte persone. La condivisione del lavoro è difficile. Il presidente della società civile del Sud Kivu, sostiene che Banyamulenge e Bahutu stanno preparando una ribellione contro il presidente Tshisekedi. Secondo un giornalista investigativo di Beni Butembo,  ci sarebbero molti infiltrati nell’esercito e in MONUSCO.

• Nel settore di Minembwe, la situazione è brutta. A Kiliba, molti soldati sono passati dal Burundi per raggiungere gli Hauts Plateaux. L’esercito congolese chiede rinforzi. • In qualità di presidente dell’Unione africana, il presidente Tshisekedi è mobilitato dal conflitto in Etiopia-Eritrea.

• Il governatore del Sud Kivu è sotto pressione per i lavori sulla strada, che sono ancora incompiuti. Al confine di Ruzizi, stiamo cercando di finire il nuovo edificio per l’Immigrazione prima di finire la strada.

• Il lavoro sulle condutture Regideso è necessario in anticipo. Poi c’è il progetto del marciapiede.  Stiamo parlando di mettere su illuminazione pubblica, che migliorerebbe la sicurezza.

• L’insicurezza è ancora ben presente A Buholo c’è stata una pausa da gennaio a marzo. Alla veglia pasquale si sono sentiti degli spari. I ladri si armano con la complicità e assistenza dell’esercito e condividono il loro bottino.

• A livello della Commissione Giustizia e Pace della diocesi, stiamo cercando di installare agenti che aiutino la popolazione a farsi carico della propria sicurezza, con fischietti e mediante mutuo soccorso per respingere i ladri. La grande maggioranza dei ladri proviene da Buholo.

2. Situazione della Chiesa locale

• Le feste pasquali si sono svolte con calma. Il vescovo ha aumentato i festeggiamenti nelle parrocchie.

• La diocesi si è mobilitata per una messa ufficiale da requiem per il presidente della Tanzania Magufuli con una ventina di sacerdoti. Questo era più una mossa politica che religiosa nel progetto diocesano per il buon governo, ma pochi politici hanno risposto all’invito.